Senza tempo, eleganti, alternative, contaminate in chiave moderna e con infiniti usi.
Le vecchie credenze della nonna hanno una dignità talmente particolare da renderle l’arredamento ideale per tutti gli ambienti e per tutti gli stili. Non ci credete? Continuate a leggere

Mettiamo subito le cose in chiaro, in questo articolo non parleremo delle “classiche” vecchie credenze della nonna, ma di come un arredo così bello e con radici che affondano in un passato comune possa essere declinato in molti modi e soprattutto visto sotto lenti diverse.

Diciamo che non le cambieremo connotati, ma le daremo nuovi modi di esprimersi, la credenza in fin dei conti contiene, cosa lo deciderete voi e noi vi daremo qualche consiglio per esaltarla al massimo.

Scoprirete come sia flessibile, anzi fluida, nell’adattarsi a tutti gli ambienti, anche quelli più insoliti. In fin dei conti la capacità di arredare, quella predisposizione a mettere assieme elementi diversi in modo armonico propende verso le combinazioni più insolite, più azzardate, non è questo il caso, ma ci avviciniamo, perché per molti la credenza ha sempre avuto solo una funzione ed un luogo di utilizzo, che delitto, quanta bellezza e funzionalità sprecata!

vecchia credenza della nonna in stile provenzale, bianca avorio e segnata dal tempo, classica ed elegante

VECCHIE CREDENZE DELLA NONNA

Partiamo dal definire di cosa stiamo parlando, non si tratta di credenze antiche, del ‘500, di mobili di antiquariato, ma di vecchie credenze, mobili che tutti noi abbiamo posseduto, arrivati attraverso percorsi a volte anche improbabili.

Amici che devono svuotare le case di campagna, oppure mobili trovati in cantina dopo aver acquistato una casa, magari abbandonati dai vecchi proprietari.

Anche affari dell’ultimo minuto in un mercatino dell’usato possono farti incontrare una credenza. Personalmente diverse volte mi son trovato con una credenza da sistemare, arrivata chissà come e da chi, questo perché è un mobile che ha sempre fatto parte della nostra cultura.

In ogni casa c’è o ci sarà una credenza, magari adesso in stile moderno, ma un tempo tutti avevano una credenza, la vecchia credenza della nonna, che non si sapeva dove mettere e cosa farne e irrimediabilmente finiva in casa ad occupare un nuovo spazio.

Ma come dicevo prima la credenza in fin dei conti è un mobile contenitore, il più delle volte non ha chissà quale connotazione di stile, questo la rende un mobile passepartout, perché dove la metti sta bene, basta saperlo fare ovvio.

vecchia credenza della nonna con ante, cassetti e piano d'appoggio in legno massello

CREDENZA CLASSICA ^

La credenza classica, come potete immaginare non ha molte velleità, solitamente è in legno, esteticamente affine all’arte povera, può avere delle ante vetrate, ma il più delle volte è un mobile composto da due sezioni, una bassa con cassetti ed ante ed una con alzata superiore composta da una scaffalatura in parte chiusa da ante, per lo più non vetrate, ma è possibile incontrare credenze con antine in vetro, questo dipende dal periodo di produzione e dallo stile che segue.

Le credenze classiche, o meglio quelle antiche, anche perché la credenza ha origini medievali, le prime furono realizzate intorno al ‘600, per permettere di creare banchetti sontuosi dove tutti potevano fruire dei cibi senza temere di essere avvelenati (ovviamente in un banchetto tutti mangiano degli stessi piatti), erano lunghi mobili senza parte superiore costituite da cassetti o scomparti con ante che contenevano piatti e vettovaglie ed un piano superiore ampio dove allestire appunto i banchetti.

Le credenze infatti non sono solo a doppio livello, a volte possono essere solo dei mobili con cassetti ed ante ed un piano d’appoggio, in questo caso il loro utilizzo è pressoché infinito.

Ad esempio, una credenza senza la parte superiore può diventare senza problemi e con pochissime modifiche la base di appoggio per un lavabo in un bagno, se è abbastanza lunga invece, creando lo scasso per il doppio lavabo, può esserlo per una cucina, in alcuni casi può diventare l’isola di una cucina moderna.

Rimanendo sempre in cucina può fungere da porta masserizie in un contesto minimal o moderno, come elemento d’arredo unico in una soluzione monocroma, se troppo rovinata invece può essere adattata con elementi moderni, come ad esempio piani in metallo o in vetro se mancassero dei ripiani, oppure volutamente private delle ante per sostituire i ripiani con lastre di vetro e porre tutto in vista.

Una credenza classica bassa può essere utilizzata in un corridoio come mobile di servizio o in camera da letto o in una cabina armadio come contenitore.

La cosa importante è creare armonia, tendenzialmente una credenza classica si adatta ad un ambiente moderno, sia esso minimal o industrial, a patto che la credenza sia in arte povera, che abbia una stile provenzale e non connotata da caratteristiche forti ed invadenti, come uno stile barocco o roccocò.

Certo in un soggiorno, in una cucina, diciamo nell’ambiente di utilizzo più canonico non avreste problemi ad utilizzarla, ma l’ideale sarebbe esaltarla, quindi facendo emergere tutta la sua storia attraverso l’evidenza del suo passato, le crepe, le parti rotte, i difetti devono diventare un elemento che la connoti. Non dovete pensarla però come la vetrinetta dove mettere i servizi di bicchieri, cambiatele utilizzo, può diventare una scaffalatura per i libri ad esempio, una cambusa per i cibi oppure un mobile contenitore per le pentole in cucina, quindi con una funzione reale e non solo espositiva.

Il contrasto, la chiave è il contrasto ed il buon gusto ovvio, se avete una cucina classica, o comunque un arredamento classico, una vecchia credenza stonerebbe, quindi attenzione agli stili. Specialmente se avete la fortuna di mettere le mani su credenze di lusso, con fogge pregiate e realizzate in legni particolari.

CREDENZE CLASSICHE DI LUSSO ^

Sono rare ovviamente, le credenze classiche di lusso sono molto rare, primo perché sono costose e poi perché le credenze sono tra i mobili più diffusi ed utilizzati, quindi se ne incontrano per la maggiore di credenze in stile provenzale, in legno massello si, credenze classiche eleganti, con alzata, ma sempre con fogge canoniche e legni non pregiatissimi.

Ma se avete la fortuna di avere una credenza classica di lusso allora dovete esaltarla al massimo. Innanzitutto le credenze sono nate nel 1600, quindi hanno subito l’influenza di molti stili, quindi possiamo incontrare credenze classiche di lusso con stili diversi, non dobbiamo pensare alla credenza in quercia, intarsiata con boiserie, quindi un classico in tutti i sensi.

Le credenze di lusso possono essere vecchie credenze dipinte, con superfici laccate e dipinte con motivi che possono andare da texture floreali o classiche a veri e propri dipinti come paesaggi rurali, marini o con i soggetti più disparati.

Le credenze di lusso ovviamente si tende a non modificarle, ma ad utilizzarle così come sono, magari dando loro molto risalto, usandole ad esempio come spalla ad un divano importante in un salotto, oppure come elemento principale di una cucina iper moderna, oppure in un ingresso ampio o in una nicchia, anche in un bagno minimal potrebbe essere la consolle contenitore unica.

Come vedete le credenze hanno mille usi, basta saper scegliere ed osare. Certo, una vecchia credenza di lusso è molto più difficile da reperire e da utilizzare di un comò stile provenzale, però il secondo da molte più soddisfazioni, dite di no?

credenza classica di lusso dipinta con soggetti marini

COMO’ STILE PROVENZALE ^

Vi starete chiedendo, ed ora perché parliamo di comò stile provenzale? Perché il comò? Innanzitutto un po’ di storia e curiosità, il comò o “commode” è un mobile francese, o meglio nato e diffusosi in Francia intorno al XVII secolo, è un mobile basso, una cassettiera, con soli cassetti o anche ante, come fosse un armadio basso, con piano in legno, marmo e pietra. Cosa vi ricorda? Ma una credenza ovviamente!

Lo stile provenzale si sposa perfettamente con questo tipo di mobile, specialmente perché risalta la caratteristica principale, cioè il trascorrere del tempo ed i segni che lascia. Lo stile provenzale non è caotico o ricco di dettagli, solitamente è delicato, semplice e monocromo, è caratterizzato dall’esaltare il logorio dato dall’utilizzo, pensate alle ammaccature del legno oppure ai colori sbiaditi e rovinati.

Lo stile provenzale ha una connotazione marcatamente romantica e va da se che può essere utilizzata in modi fantastici e in ogni ambiente, ma veramente ogni ambiente sia esso residenziale che commerciale. Si, perché i comò stile provenzale o le vecchie credenze della nonna, che siano vecchie credenze di lusso o meno, possono essere impiegate come arredo per negozi, dalle boutique d’abbigliamento ai negozi di accessori e scarpe, dagli atelier di artigiani alla ristorazione.

Ma torniamo al comò in stile provenzale, oltre alla camera da letto, come cassettiera principale, immaginatelo in un ingresso, o in un salotto con sopra il televisore e nascoste dalle ante consolle e controller, gli ultimi giochi per ps5  o chromecast e dvd. Oppure in un loft un comò stile provenzale riadattato come mobile bar, con shaker e sifone per seltz vintage esposti e bicchieri e bottiglie invece nascosti dalle ante.

Senza contare la cucina ed il bagno che abbiamo già presentato come ambienti dove si possono collocare senza problemi, un comò stile provenzale starebbe divinamente in un bagno con gli asciugamani arrotolati in stile nordico ed impilati nelle sue scaffalature e nel piano superiore bottiglie di profumi, vecchie latte di borotalco, cubi di sapone di Aleppo, sembra quasi l’allestimento di una vetrina o di un negozio, ah, ma sono perfetti anche come arredamento per negozi, lo avevamo già detto.

Come ultimo ambiente, secondo me ideale perché romantico e bucolico, il balcone, o per chi lo possiede un giardino. I comò in stile provenzale o in generale le vecchie credenze della nonna possono essere usate in esterno come scaffalature per piante, attrezzi o come appoggio per vivere la parte esterna della propria casa.

Immaginatevi un balcone con un comò stile provenzale e sopra una moltitudine di vasi di diversa foggia e piante in abbondanza, sotto nei cassetti, guanti forbici e palette per giardinaggio, un’anta nasconde la terra per il rabbocco e l’altra appositamente tolta, mostra un ripiano con piante grasse e talee che attendono di essere piantate.

Come potete vedere stanno bene ovunque, sempre che sia in uno stile neutro, tipo in arte povera.

Se volete saperne di più sullo stile provenzale >>> CASE ARREDATE IN STILE PROVENZALE

CREDENZA IN ARTE POVERA ^

La credenza in arte povera è la manna degli interior designer, la soluzione ideale per rendere alternativo un ambiente, dargli carattere, renderlo particolare e bello e non farlo cadere nello scontato e nell’anonimato.

Abbiamo parlato di bagni, di balconi, di soggiorni, di salotti, di ingressi e di cucine, ora immaginatevi uno studio ed una credenza in arte povera o più credenze in arte povera, ne esistono di molto grandi o di estremamente piccole. Bene, immaginatevi uno studio con scrivania minimal, pareti monocrome bianche, lampadari geometrici, piante sospese e una credenza in arte povera, senza ante con tutte le scaffalature esposte usata come libreria, o con le ante socchiuse, a celare i testi più pregiati, o magari quelli di cucina, che non volete mostrare, ma che conservate gelosamente.

Ora immaginate una serie di credenze in una libreria, non starebbero benissimo? Ovviamente si.

L’arte povera in generale può essere esaltata quando posta a confronto con la linearità più estrema, con l’assenza di particolari, pensate appunto ad un ambiente minimal, ad un loft in stile industrial, ad una casa moderna ed ipertecnologica, il contrasto forte che andava di moda una volta era con elementi barocchi, ma l’arte povera, lo stile provenzale da una vena romantica ed elegante che difficilmente si incontra con altro.

Si possono ottenere anche altre sfumature emotive, basta scostarsi dall’accezione di “vecchio”, “classico” e “provenzale” ed andare verso uno stile più contemporaneo ed abbracciare il modernariato.

credenze in arte povera bianca composte da cassetti vetrinette e ante, sono classiche ed eleganti

CREDENZA MODERNARIATO ^

Considerando la trasversalità delle credenze, si passa dal 1600 al contemporaneo, passando per il moderno ed i movimenti che si sono sviluppati tra i primi del ‘900 sino agli anni ’70.

Se ci soffermiamo quindi nel periodo ’40/’70 incontreremo l’evoluzione dell’arredamento che incontra il nuovo concetto di design, in questo spazio si colloca il modernariato contemporaneo, quindi il recupero di stili e design nati in quegli anni, movimenti culturali ed artistici che hanno influenzato l’industria, lo stile ed il vivere comune. L’arredamento ovviamente non è escluso, compreso uno dei mobili più diffusi e duttili, la credenza appunto.

La credenza è stata declinata in tutti gli stili e grandi designer hanno dato la loro impronta ad uno dei mobili icona della nostra cultura, in questo caso dovremmo parlare più in generale di madie composite che di credenze, ma la forma e l’utilizzo vertono verso la credenza come mobile senza tempo.

Per quanto riguarda gli stili pensate alle linee formali del Bauhaus, oppure all’estetica futurista anni ’70, agli anni ’60 e all’uso della formica e del metallo, minimalismo geometrico con richiami retrò.

In questo caso la ricercatezza è la chiave di lettura ed una credenza modernariato non può essere collocata a caso, ma deve avere il suo giusto spazio in un ambiente consono che non tenda al contrasto forzato, ma anzi, esalta con un assenza di stile.

Per approfondire sul movimento Bauhaus >>> ARTE E DESIGN DELLA SCUOLA DEL BAUHAUS

credenza modernariato dallo stile vintage in legno massello con due ante scorrevoli bianca e gialla
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