Lo stile shabby chic va di moda, è fuor dubbio. Ultimamente ha conquistato molti, anche i più rigorosi e attenti allo stile. Indubbiamente è una variante del provenzale, più elegante e ricercato, diciamo che può essere un’alternativa dove innegabilmente non si hanno le idee chiare e soprattutto un gusto discutibile.
Con una casa in stile shabby chic si potranno avere dalla propria alcune armi: perché questo stile ammette confusione, trasandatezza, ma con uno schema che si ripete ed elementi ricercati, insomma, ci deve essere un piano altrimenti l’inganno è svelato.
ALLA SCOPERTA DELLO STILE SHABBY CHIC: COME SI FA?
COLORI SHABBY CHIC
Il bianco è il re in assoluto dello shabby chic. Infatti è elegante e luminoso. Ma attenzione, non deve essere assolutamente lucido o brillante, deve essere opaco, meglio se vissuto, scrostato, sporco. Può essere utilizzato su ogni tipo di superfice, dalle pareti ai mobili, siano essi di legno o metallo. Può essere usato per gli infissi, le ringhiere, anche per i tessuti.
Anche i piani di appoggio possono essere tinti di bianco ma devono essere trattati per avere l’effetto invecchiato e rovinato, come ad esempio i piani di lavoro in cucina, le sedute, i tavoli.
Per garantire una buona riuscita, ovvio non deve essere tutto bianco. É necessario distribuire degli elementi che diano dei punti di colore nell’ambiente, siano essi tessuti o complementi. L’importante è che anch’essi siano imperfetti e discretamente trascurati.
LEGNO E METALLO: COME SI FA LO STILE SHABBY CHIC?
Tra i materiali più indicati troviamo il legno ed il metallo. Mobili in legno, come vecchie credenze, sedie in metallo arrugginito, vecchie specchiere o toelette dai lavabi in latta sono degli ottimi esempi di stile shabby chic. Il punto importante è che non devono essere antichi, ma vecchi. Devono raccontare tutte le imperfezioni, le crepe nel legno, gli angoli sbeccati, il colore ormai sbiadito.
Tutto le imperfezioni, anche le più evidenti, hanno un valore nello stile shabby.
Possiamo dire che rappresenta una sorta di malinconia scanzonata, ricca di dettagli e piena di riferimenti, anche tra arredi che poco hanno in comune tra loro.
Il fai da te infatti in questo stile è fondamentale. Non è impensabile arredare la propria casa in stile shabby utilizzando dei mobili di recupero, di amici o parenti, come per esempio le famose vecchie credenze della nonna direttamente prelevate da cantine e soffitte. Lo stile shabby è caratterizzato da mobili che non si saprebbe dove posizionare in quanto di stile vecchio, magari rovinato, poco connotato e particolarmente anonimo.
Nello stile shabby l’inclinazione ad accomunare ciò che da nessun’altra parte potrebbe andare la fa da padrona. L’importante è che il fil rouge di questa trasandatezza malinconica e scanzonata appunto sia ben evidente.
STILE SHABBY CHIC: VECCHIO O MODERNO?
Lo stile shabby non è rustico e nemmeno provenzale, anche se trae origine da queste visioni, possiamo azzardare che lo stile shabby potrebbe essere un inganno. Infatti molti produttori hanno realizzato arredi e mobili rovinati e fintamente invecchiati, imperfetti e trasandati, non dal tempo, ma dall’intenzione di farli apparire in tale modo. Nello stile shabby, tutto deve apparire come arrivato dal passato, ma non deve necessariamente essere vecchio, non deve necessariamente avere una storia.
Lo stile shabby infatti esula dall’ambiente nel quale si trova. Non è necessario avere una casa in campagna, ogni ambiente è adatto: un loft modernissimo o semplicemente un appartamento in città.