Detta così suona decisamente come una critica, tutt’altro. La cucina di lusso non è un esibizione smodata di ricchezza ed opulenza, è prima di tutto ricerca, innovazione, azzardo e soprattutto maestria nel realizzare concept mai visti prima, mai neanche immaginati.

La cucina di lusso è per i più quello che rimane, il risultato, un risultato che pare essere ad appannaggio di pochi. Invece non è così, non è affatto così.

Quello che attraversa lo studio e successivamente la realizzazione di una cucina di lusso, ovvero la ricerca, l’innovazione, i nuovi modi di vivere ed intendere gli spazi e infine l’interpretazione stessa dell’ambiente, tutto questo trascenderà il lusso è diventerà di tutti.

Il lusso in generale che cos’è? Non è solo l’insieme di elementi costosi in quanto tali, non dobbiamo immaginarci top in platino o freezer che al posto del ghiaccio hanno diamanti, oddio, diciamo che da qualche parte nel mondo forse un eccentrico milionario può aver raggiunto vette di tale kitsch, ma il lusso è ben altro.

Il lusso è l’intenzione di proporre qualcosa che prima non esisteva, o proporre in modo nuovo qualcosa di consueto. Il lusso cambia il paradigma stesso delle cose, per portarlo ad un altro livello, un livello di unicità tale da diventare iconico.

Squarciato il velo cosa rimane? Rimane l’iconica visione, l’oggetto di lusso appunto, ma ciò che ne è fuoriuscito contaminerà necessariamente tutto il resto.

Ed ecco che la prima cucina modulare diventa il modo standard di approcciare alla cucina, la caduta delle barriere architettoniche e gli open space diventano di uso comune, le colonne forno, i materiali per i top, prima sperimentali e poi diffusi ovunque. Il design invade le nostre case e la nostra vita, cambia la percezione del bello e dello stile e improvvisamente forme e colori acquisiscono nuovi nomi, alcuni mai visti e sentiti, persino lo spazio cambia volumi e prospettive. Una rivoluzione culturale.

Il lusso è per pochi, ma ciò che ne deriva è per tutti.

VOGLIO UNA CUCINA DI LUSSO, MA, ME LA POSSO PERMETTERE?

Ovviamente no, o meglio, il lusso non è per tutti, altrimenti non sarebbe lusso, è una condidtio sine qua non, per essere lusso deve necessariamente essere oggetto di pochi. E cosa può demarcare la diffusione di qualcosa se non il costo, ebbene si, pare assurdo, ma il lusso costa e anche tanto.

Si parla di cucine di lusso con cifre che superano i ventimila euro di costo, va da se che il lusso non ha freni da questo punto di vista, considerando che la cucina più costosa ha un valore di circa un milione e duecentomila euro, i ventimila di partenza fanno quasi tenerezza.

Per tornare alla domanda di partenza, è improbabile, o meglio, investire 20mila € in una cucina non è impossibile considerando che un cellulare ne costa quasi un decimo ed una macchina a volte anche il triplo, quindi appunto, è improbabile, non impossibile, in fin dei conti sono cifre raggiungibili per molti, certo è una spesa importante, ma a paragone costa di più cenare fuori a volte o andare in vacanza, quindi con le scelte adatte perché no, perché non realizzare un desiderio e godersi la vita.

La domanda da porsi però è un’altra, ovvero, ma la desidero una cucina di lusso? Oppure voglio altro?

SIAMO SICURI CHE VOGLIAMO IL LUSSO? OPPURE CERCHIAMO UNA CUCINA DI STILE

Molti confondo le due cose, non sempre il lusso corrisponde allo stile e viceversa, anzi, ultimamente diciamo che le derive iper pacchiane (per non dire iper kitsch, perché il kitsch ha dignità artistico/culturale) sono più diffuse quasi.

Per molti il lusso è solo opulenza sfrenata, come prima accennato, ma una cucina interamente damascata o immersa nell’oro non la rendono unica, al massimo la rendono brutta, costosa, ma brutta.

La cucina di lusso, il lusso in generale è ricercatezza, è design, è bellezza, è volontà di distanziarsi dal comune, non cadendo nel becero ovviamente. Per ottenere tutto questo è fondamentale l’intento, perché lo scopo, la meta, decifrano il codice da applicare, la lingua da scegliere. Non si può vagare a caso. Il design, lo stile, richiedono impegno e dedizione, vanno onorati, le intuizioni vanno gestite e non lasciate al caso.

Ma se allora è tutta una questione di stile (spoiler, è sempre così), mi serve il lusso? Lo voglio il lusso? Forse no, forse non ne hai bisogno. Certo, potendo chi rinuncerebbe al lusso, quale folle, ma se non fai parte della famiglia Hilton o il tuo cognome non è quello di un oligarca russo, o semplicemente sei una persona comune che pensa che la pensione sia più fantasioso dell’armadio di Narnia, allora forse vogliamo altro, forse cerchiamo altro.

DESIGN, STILE, ECCO COSA VOGLIO

Il lusso corrisponde a questo, la cucina di lusso anche, ma per avere una cucina ricercata nelle forme e nei colori, nella composizione o nella scelta dei materiali, non è necessario aprirsi un mutuo.

L’architettura gioca a nostro vantaggio, una cucina in muratura, con pensili fatti su misura, o materiali eccentrici, ma funzionali, oppure accorgimenti stravaganti, continuità di ambienti o stili ricercati, come il decò oppure il provenzale.

Che sia un professionista o il nostro lavoro di ricerca ad aiutarci, alla base c’è intenzione. Se L’intento è avere una cucina con uno stile, che traspiri design, tutto deve essere studiato e voluto, non lasciato al caso. La discriminante sarà la scelta dei materiali, il lusso si può permettere marmi, legni e soluzioni che nemmeno immaginiamo, ma una soluzione è alla portata di tutti. Avere una bella cucina funzionale e di design non è impossibile, è più facile di quanto si pensi, ma è necessario volerla, o meglio, è necessario scoprire di volerla, immaginarla e realizzarla.

Il buon gusto e lo stile non sono stati distribuiti in modo diffuso, per questo i più pensano che il lusso sia fine a se stesso e possegga entrambi. E questa è una menzogna, oltre che un errore, perché possono avere altri abiti, molti altri abiti e conta come li indossi soprattutto.

SI, MA COME RIESCO AD AVERE UNA CUCINA DI LUSSO NON DI LUSSO?

Ovviamente questo ossimoro è provocatorio, la cucina di lusso non di lusso cos’è? É una cucina che ha un’anima, che possiede le caratteristiche fondanti di una cucina di lusso, ma che non arriva al livello della sorella ricca, ricchissima, altolocata e griffata.

Una cucina di lusso ha delle caratteristiche ben precise, studio, design, materiali, unicità, soluzioni innovative e qualità soprannaturale. Una cucina di lusso non di lusso possiede l’intento, quindi usiamolo.

Qual è l’intento, realizzare qualcosa di ricercato, qualitativamente ottimo, funzionale, che traspiri design ed esclusività. Per avere tutto questo basta attrezzarsi e cercare nelle grosse catene, nei mercatini dell’usato dei pezzi vintage o particolari, rivolgersi a professionisti o mobilieri che propongono cucine di fascia media e creare accostamenti di colori e materiali innovativi, ricercati e unici.

Ovvio che il pregio e la qualità saranno di tutt’altro livello, ma come abbiamo detto, ma questo non toglie che il risultato possa essere molto più che dignitoso, potrebbe sorprendere. Il bello ed il design si ottiene anche con molto poco, basta avere le idee chiare. Ed un senso della misura che non guasta mai.

Se l’argomento vi appassiona e volete approfondire le vostre conoscenze scoprendo i marchi che hanno segnato il design e il costume in Italia e nel mondo per quanto concerne la cucina di Lusso e non solo proseguite con il prossimo articolo.

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