Lineare, rigido, poco chiassoso, tutti pensano sia scarno e povero, proprio l’opposto
Minimal non vuol dire vuoto, al massimo essenziale, ma ben curato e scelto attentamente: ecco il significato dello stile minimalista!

Essenzialità, rigore e importanza degli spazi, la nota frase “less is more” è il fulcro dello stile minimalista, che trae profonda ispirazione dal concetto che ne è il fondamento.

L’eleganza non sta nell’opulenza, ma nel dare la massima visibilità all’essenziale, che si realizza nell’arredo scelto. Non è necessario rendere la casa un vittoriale! Bastano pochi elementi, scelti con cura, che raccontano perfettamente l’animo di chi vi abita, le sue scelte e la sua estetica. Se tu la pensi così la tua casa ideale rispecchierà sicuramente questo stile così particolare.

Per mettere in atto i concetti che spiegheremo sotto, vi invitiamo a leggere MINIMALISMO PRATICO di Dario Fontana e a guardare il documentario completo gratuito MINIMALISM di Netflix un documentario che mette in scena Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, figure di spicco del movimento minimalista. Con ruoli di docenti, amministratori del sito web theminimalists.com e autori di vari libri, i due ideologi del minimalismo condividono la loro filosofia di vita che promuove la semplicità e il concetto di “less is more“.

Il documentario si propone di evidenziare i vantaggi di questa filosofia attraverso le testimonianze di individui che hanno scelto di ribellarsi al consumismo imperante negli Stati Uniti. Il racconto non solo si concentra sulle esperienze personali dei protagonisti, ma coinvolge anche diversi esperti, tra cui psicologi, neuropsichiatri, neuropsicologi, economisti e scrittori, che condividono il loro punto di vista sull’argomento.

Durante il percorso del documentario, Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus intraprendono un tour per presentare il loro libro negli Stati Uniti. Il film cattura questo viaggio e offre uno sguardo approfondito sulle interazioni dei due minimalisti con il pubblico americano, con l’obiettivo di diffondere il loro messaggio di stile di vita minimalista.

In un contesto in cui il consumismo spesso prevale, “Minimalismo” aspira a ispirare gli spettatori a riflettere sul valore delle proprie scelte di vita e sulle ricchezze che possono derivare dalla semplicità. Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus emergono come ambasciatori di un approccio più deliberato alla vita, invitando gli spettatori a considerare i benefici tangibili e intangibili di abbracciare un’esistenza più minimale e centrata sui valori fondamentali.

salotto in stile minimal con pareti in cemento armato

STILE MINIMALISTA: QUAL È IL SIGNIFICATO E DA DOVE NASCE ?

Il minimalismo proviene dal cambiamento radicale che rappresenta l’ambiente artistico degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Nell’arte di allora ci fu un movimento caratterizzato da una riduzione della realtà, dalla non espressività e di freddezza emotiva nelle opere. Il termine minimal venne coniato da un filosofo inglese, Richard Wollheim, nell’anno 1965 quando scrisse un articolo sulla tendenza nascente. Questo cambiamento filosofico si è esteso in tutte le discipline creative molto velocemente: dalla moda al design senza, ovviamente, tralasciare l’architettura.

Lo stile minimalista viene spesso spiegato con la frase “less is more”, slogan per antonomasia del movimento coniato dall’eterno Mies Van Der Rohe. In un suo manifesto spiega come il minimalismo sia la riduzione all’essenza, come ogni cosa deve essere ridotta agli elementi base necessari, senza dimenticarsi di rimanere comunque al passo con la modernità. Proprio per questo motivo il minimalismo ha tante forme, si è adattato molto ai vari stili che negli anni si sono sviluppati ed evoluti.

Soggiorno in stile minimal con piano del tavolo e gambe delle sedie in legno

COSA C’È ALL’ORIGINE DELLO STILE MINIMALISTA? ^

Secondo TRECCANI  il minimalismo trae origine da una corrente artistica conosciuta come minimal art.

L’arte minimalista è caratterizzata da una geometria elementare e ha l’obiettivo di ottenere una sintesi tra architettura, pittura e spazio.

La minimal art è stata chiamata in molti modi diversi ABC Art, Cool Art, Primary Structures, ma il concetto alla base è il medesimo: ridurre lo sforzo creativo al minimo. Per realizzare le opere vengono utilizzati pannelli di legno, lastre di metallo, formica, plexiglass, vetro, mattoni, travi, tubi fluorescenti al neon. Tutti materiali che in genere sono impiegati in ambito edilizio e industriale. Per le opere si prediligono il bianco e il grigio anche se spesso mantengono i colori originali dei materiali utilizzati.

La minimal art non è intesa solo come arte in senso stretto quindi pittura, scultura e architettura minimalista ma ha avuto il suo sviluppo anche nella letteratura. Gli scrittori hanno cominciato a concentrarsi sugli aspetti monotoni della vita quotidiana. Hanno ridotto tutto ad una visione pessimistica e negativa nella quale sottolineavano il grigiore e la ripetitività, che si riflettevano in uno stile piano e uniforme. Anche la linguistica è stata influenzata da questa nuova corrente che è il minimalismo con una maggiore attenzione alla sintassi vista come unione fra i diversi livelli linguistici.

Non è un caso che il movimento minimalista e lo stile che ne consegue abbia un fondamento che non può trascendere in nessun modo, “la ricercatezza”, termine che si può declinare in modi diversi. Possiamo parlare di stile, di design, di ricerca del bello, della volontà di comunicare che si sa perfettamente quello che si sta facendo. Non per altro spesso chi ama questo stile viene tacciato di snobismo, viene accusato di mettere distanza dalla normalità chiassosa del comune, questo non è assolutamente vero, è solo un’inclinazione che trascende l’approccio alla vita e diventa estetica.

E’ anche onesto intellettualmente dire che un tale stile ovviamente ha attratto ed attrae tutti quegli individui che cercano di discostarsi dal canonico. Quale scena migliore della nascente borghesia americana poteva fare da sostrato a questo nuovo modo di percepire il modo se non l’ambiente che per antonomasia voleva staccarsi dalla nomea di subalterno alla nobile e colta Inghilterra? L’America del dopoguerra, salvatrice e foriera di cambiamento e libertà ed anche di un certo senso di rivalsa. In un attimo il concept minimal diventa minimal chic!
Il minimalismo è un concetto prima di essere uno stile! Ma come tutto può cadere nel mero apparire.

MINIMALISTA SIGNIFICATO: QUALI SONO I PUNTI CHIAVE? ^

L’aggettivo minimalismo significa: ridotto all’essenziale, estremamente semplice e sobrio, detto specifico di una tendenza della moda e dell’arredamento d’interni, ma anche di altre cose, ad esempio: un abito, un abbigliamento minimalista; si veste in stile minimalista; una casa con un arredo minimalista; quel film presenta una regia, una sceneggiatura minimalista.

Dalla definizione del termine si evince il suo significato intrinseco, significato che permane in ogni sua forma, volontà di rappresentare l’essenziale, la ricerca dello stesso e la sua messa in evidenza.

L’anima dello stile minimalista quindi risiede nell’essenziale, non nello spoglio. L’idea di fondo è che la perfezione si ottiene quando non vi è più nulla da togliere. Quindi ricercatezza, funzionalità e bellezza, soprattutto assenza di confusione e di eccessivo e non utile, tutto descrive e racconta, in modo preciso e non caotico, ma soprattutto in modo voluto, non casuale:

  • linee e forme hanno un’importanza enorme;
  • la luce naturale è un pezzo d’arredamento;
  • linearità e geometria;
  • colori prevalentemente sobri e neutri;
  • i materiali sono esaltati;
  • ingombro minimo dello spazio.

Se sei una persona che dà importanza alla funzionalità e all’essenziale e che scansa tutto ciò che è superfluo lo stile minimalista potrebbe rispecchiare la tua casa ideale. Conoscevi questo stile? Come hai arredato la tua casa, secondo la tua personalità?

Quindi è chiaro che essendo un concetto che evolve in stile di vita e si riflette attraverso un nuovo design, tutto ciò che avvolge l’interazione di un minimalista avrà connotati minimalisti, tutto, dall’abbigliamento alla sua casa, tutta la sua rappresentazione di se e del suo mondo sarà minimal.

Questo elemento è molto importante, specialmente se si parla di arredamento, perché non è consono avere un bagno minimal, una cucina minimal e un soggiorno provenzale (per quanto sia bellissimo), questo non vuol dire che sia necessario ristrutturare una casa intera, ma che il movimento parte dal concetto che diventa stile, quindi da un’inclinazione. Detto questo é possibile avere un soggiorno, un bagno, una cucina, una camera da letto minimal, in qualsiasi appartamento. La cosa importante è che sia tutto minimal, altrimenti l’inganno è svelato.

ARREDAMENTO MINIMALISTA: QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE? ^

In un arredamento che segue lo stile minimalista si sceglie di dare molta importanza ai materiali e alle loro forme. Il minimalismo tende sempre a mettere in risalto arredi che seguono forme riconducibili alla regolarità della geometria e la linearità degli spazi. Queste diventano un aspetto principale della scelta progettuale.

Una caratteristica delle case minimal è che sembrano più grosse, l’ingombro dei mobili è ridotto al minimo. La luce diventa elemento principale perché la luminosità esalta gli spazi vuoti e dà una sensazione di vastità tale da rendere tutto più gradevole e ampio.

Il minimalismo non è sempre e solo bianco. Il bianco aiuta molto ad esaltare il concetto di essenziale e di spazio privo di ostacoli visivi ma si può accostare ad altri colori e finiture. Materiali lucidi come il vetro e il metallo sono sempre presenti in case minimaliste: nell’arredamento e sui piani d’appoggio. Mentre i pavimenti tendono ad essere di cemento, resine o altre superfici semplici prive di texture.

Di seguito un esempio di due lampade da terra minimal, semplici e senza tempo.

lampada minimallampada retrò minimal

L’arredamento in stile minimalista deve necessariamente anche seguire la storia della casa e la sua condizione, non è necessario dover ristrutturare o cambiarne l’estetica, sarebbe proprio l’opposto del fondamento dell’idea che sorregge il minimalismo, anche una casa coloniale potrebbe avere un design minimalista, addirittura una casa liberty.

Il significato, lo stile della casa o l’arredamento minimalisti, sottostanno ad un semplice paradigma, devono rappresentare il concetto che il superfluo non serve, ma è solo rumore atto a nascondere e deturpare. Una parete consumata dal tempo che mostra tutta la sua storia, senza orpelli che ne nascondono il percorso, quello è minimalismo, la volontà di mostrare quello che è, senza aggiunte, senza mediazioni, senza nascondere.

ampio openspace in stile minimal

STILE MINIMAL E DESIGN D’INTERNO ^

Le case in stile minimal sono un ottimo esempio di come ottimizzare gli spazi in casa. Le abitazioni in questo stile non hanno quasi mai oggetti decorativi. Le decorazioni sono sinonimo di un “di più”, sono elementi non essenziali e disturbano l’ordine e la linearità degli spazi. Questo non vuol dire che la casa è spoglia e impersonale ma che rispecchia la scelta di voler arredare dando importanza all’architettura della casa e ai pezzi d’arredamento scelti attentamente. L’arte invece è spesso presente in case minimaliste: grandi tele di arte moderna e sempre astratta o sculture importanti ma anche esse devono aver spazio per “respirare” e avere una certa importanza.

La disposizione degli arredi è una caratteristica fondamentale. La precedenza in questo ambito viene data allo spazio. Le varie stanze di una casa devono essere ampie e ariose. L’ingombro dell’arredamento è ridotto al minimo indispensabile. Spesso negli openspace gli arredi vengono posizionati in centro alla stanza permettendo ai muri di rimanere sgombri e visibili. I pensili sono spesso sospesi e non appoggiati a terra, creando contrasti tra pieno e vuoto, spazio e leggerezza.

Lo  stile minimal ha la connotazione di esaltare gli aspetti meno convenzionali dell’ambiente domestico e non solo, avvolge tutta la vita dell’uomo, anche l’ambito lavorativo, ma qui tutto si complica perché subentrano aspetti meramente commerciali: la comunicazione, la manipolazione, il marketing e l’immagine aziendale, che hanno lo scopo di fare profitto.

Ma torniamo a noi, il design minimalista per una casa minimal. Molti pensano esclusivamente ad uno stile minimalista moderno, ma cos’è “moderno”? Cosa rappresenta? Pochi sanno discernere tra “moderno” e “contemporaneo”. Moderno è tutto ciò che rappresenta uno scarto da ciò che viene percepito come passato, rispetto alla nostra epoca. Non pensate a chissà quali distanze, il moderno va dalla seconda metà dell’800 alla seconda metà del ‘900, potremmo dire anche fine ‘900. Il contemporaneo invece è l’adesso, l’ora, l’hic et nunc per intenderci. La chiave per un arredamento minimalista è trascendere dalla connotazione di “moderno” e “contemporaneo” e di dare la parola allo stile, ecco che avremo degli ambienti minimal.

cucina in stile minimal con ampie vetrate

CAMERA DA LETTO MINIMAL ^

La camera da letto può e per alcuni deve essere minimalista, non solo per i puristi del minimal, ma anche per altre correnti, basti pensare alle varie forme di new age degli anni ’70/’80 o per i maniaci del feng shui, dove una camera da letto troop appesantita dal riverbero della vita di chi la utilizza ne inficia la sua funzione principale, il riposo ed il sonno.

Ma come deve essere una camera da letto minimalista?

Vi diamo un accenno:  deve permettervi di riposare, perché quella è la sua funzione, non deve distrarvi, deve rilassarvi. Come, direte voi? Togliendo, il superfluo e tutto ciò che è roba vostra, vostra zavorra e non appartiene ad un luogo che dovrebbe avere solo il letto e basta.

Per saperne di più >>> CAMERA DA LETTO MINIMAL

BAGNO MINIMAL ^

Un bagno minimal? Ma veramente, un bagno minimal in legno? Un bagno minimal piccolo? Ma come è possibile pensare anche solo al concetto di minimal per un bagno, ambiente che per sua natura è pieno di oggetti, mobiletti, contenitori e inutilità di qualsivoglia tipo.

Bene, vi sveliamo un segreto: si può fare anche in modo semplice, sempre che non abbiate inclinazioni roboanti degne del carnevale di Rio. Ogni ambiente può essere ed avere un design minimalista, bagno compreso. La cosa importante è avere ben presente che il minimal comunica. Tutto ciò che non serve, non serve nel vero senso della parola e ciò che è indispensabile deve essere esaltato ma attenzione, solo qualcosa ha dignità di parola e quindi di apparire.

Per saperne di più >>> BAGNO MINIMAL

SOGGIORNO MINIMAL ^

Anche il soggiorno, anzi, l’area giorno, perché oramai le connotazioni tra soggiorno, salotto, ingresso e altri ambienti della casa si sono persi, può essere arredato seguendo lo stile minimalista.

Vi starete domandano come sia possibile avere una zona giorno minimal, quando il soggiorno, più della cucina, è l’ambiente con la funzione di accogliere il caos e la confusione.

Solo un maniaco ossessivo compulsivo per l’ordine potrebbe! Invece no, anzi, scoprirete quanto è semplice avere un’area giorno minimal, un soggiorno minimalista o un salotto minimalista, basta seguire i fondamenti del minimalismo. Solo ciò che è necessario.

Per saperne di più >>> AREA GIORNO MINIMAL

CUCINA MINIMAL ^

Vale per il soggiorno, per la camera da letto, per il bagno, per ogni stanza insomma, quindi anche per la cucina, anzi, soprattutto per la cucina! Cosa, direte voi? Ma la declinazione in stile minimalista, cioè applicare il minimal design anche ad uno degli ambienti più notoriamente confusionari e ricchi di elementi.

Una cucina ha una funzione ben precisa, imprescindibile, non è un andito, è necessariamente predisposta al caos e invece vi mostreremo com’è possibile rendere democratici gli spazi e ridurre all’essenziale.

Angolare, con isola o penisola, lineare o in muratura, ogni tipo di cucina potrà essere moderna e minimalista. Come? Basta approfondire nell’articolo che abbiamo realizzato proprio sull’argomento spinosissimo delle cucine in stile minimalista.

Per saperne di più >>> CUCINA MINIMAL

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