Lo stile industriale (industrial) nasce a New York negli anni ’50. Siamo nel pieno dopoguerra e la necessità di abitazioni e un nuovo modo di concepirle era necessario. Ecco l’intuizione dettata dal bisogno: riutilizzare vecchi spazi dismessi, fabbriche, uffici, rimesse, centri direzionali, ampi spazi che sdoganeranno successivamente il concetto di loft. Così nascono gli openspace stile industrial.

Negli USA nasce questo stile che lentamente è approdato in Europa, toccando le città più alternative e piano piano è arrivato in tutti gli angoli del globo. Ovviamente le prime influenzate furono Londra e Berlino, negli anni ’80, per proseguire poi nelle altre città e dettare legge nel design d’interni fino ad oggi.

Un simbolo dello stile industriale di fama mondiale è la famosa Factory, studio di Andy Warhol durante gli anni dell’affermarsi della “sua” pop art.

OPENSPACE E STILE INDUSTRIAL: DOVE NASCE?

Una premessa è d’obbligo: lo stile INDUSTRIAL nasce dall’ambiente stesso. È l’edificio, il locale che detta lo stile, la struttura insomma. Lo stile industriale nasce appunto dal riuso di vecchie fabbriche, quindi l’ambiente di per sé connota tanto questo stile.

Non vuol dire che se non possedete una vecchia rimessa o una fabbrica non potete arredare casa vostra in stile industrial, ma sono necessari degli accorgimenti.

Il cemento per i pavimenti, i mattoni a vista pitturati di bianco, telai in ferro e impianti a vista sono le parole d’ordine, in fin dei conti dovete solo pensare ad un’officina e pensare di arredarla per viverci.

Anche gli arredi hanno la loro importanza. Lo stile infatti è caratterizzato da un arredamento vintage moderno: il moderno si incontra con l’idea “antica” che le linee sono importanti e devono rispecchiare la ricercatezza del luogo. Contribuiscono a rendere lo stile industrial tale anche i mobili vecchi, come archiviatori, tavoli da lavoro o il riuso di superfici, vecchie insegne o mobili da ufficio.

QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN OPENSPACE IN STILE INDUSTRIAL?

Alla fine cosa rende un ambiente industrial? Quali sono le sue caratteristiche? Come si differenzia dagli altri stili contemporanei o moderni?

  • Ambiente: loft, ex fabbriche, rimesse, luoghi di lavoro industriali.
  • Mattoni a vista, cemento, smalti e resine industriali, strutture e telai in metallo.
  • Ampie finestre in ferro o vetrate molto estese, anche velux e bocche di lupo.
  • Metallo in quantità.
  • Tubature a vista, travi di cemento.
  • Pelle, rame, legno.
  • Arredamento vintage, selezionato, d’epoca.

L’elemento più importante è l’ambiente. La struttura deve essere esposta, lo scheletro non rifinito: quindi il telaio in acciaio e ferro, le travi in cemento armato, i mattoni a vista, le ampie vetrate e finestre con i telai in ferro laccato consumati dal tempo, i bocchettoni dell’aria in risalto, come gli impianti a vista, in assenza è possibile emularli con il sistema TEAFLEX.

Ricordate i dettagli: colori neutri, elementi in metallo, rame, ferro, pavimentazioni in cemento o resina, resina che può essere utilizzata anche in altri contesti come le cucine o i bagni in muratura.

I complementi devono essere ricercati e vintage, originali e non emulare uno stile. L’industrial è ricerca ed onestà, nasce da un’esigenza non da una velleità.

STILE INDUSTRIAL COME STILE DI VITA

Questo stile non è adatto a tutti perché in fin dei conti è uno stile di vita. La ricerca di pezzi unici è fondamentale. Quindi bisogna visitare con costanza mercatini, vecchie fabbriche ed avere un’inclinazione alla storia ed al vintage. Non si deve acquistare a caso, ma ricercare solo pezzi esclusivi e che ben si sposano con il resto dell’ambiente.

Ricercatezza e design sono i presupposti e non sono possibili senza dedizione, studio e un gusto molto particolare, oltre che competenza e conoscenza della storia.

Allora, cosa ne pensi? Credi che lo stile industrial possa rispecchiare la tua casa ideale?

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