Che sia al mare, in montagna o in campagna, per le gite fuori porta o lunghe vacanze, tutti vorrebbero una seconda casa.
Ma oltre alla gestione ed ai costi che una seconda casa comporta, uno dei problemi maggiori rimane, come la arredo?

La seconda casa è innegabilmente il sogno di molti, diciamo che è entrata nell’immaginario collettivo grazie anche per ciò che rappresenta, un punto di arrivo, come se avere una seconda casa indicasse il raggiungimento di una certa condizione economica e l’accesso al ceto sociale più ambito, la medio/ricca borghesia, non il ceto medio, quello ormai si è declassato in modo vergognoso, quindi non troppo, ma tanto, quel tanto che permette di avere una seconda casa.

Tutto ciò in verità non corrisponde alla realtà, la casa di proprietà da sempre fa parte della tradizione italiana, lo scopo di una vita è poter comprare “la casa”, investire nell’immobile è una prerogativa di chi pone l’accento sul senso di precarietà ed il modo di scongiurarlo. Altre tradizioni non hanno un attaccamento così forte alla prima casa, figuriamoci la seconda.

In Italia invece è normale avere una casa, sia essa comprata o avuta in eredità, ma soprattutto non è così raro avere una seconda casa, presumibilmente giunta come lascito di nonni o parenti. Vuoi la condizione rurale di gran parte della nazione, vuoi la fuga nel tempo verso le aree urbanizzate, tutte le case di campagna, mare e montagna sono rimaste alle vecchie generazioni che hanno via via passato a quelle nuove. Certo una parte deriva da nuovi acquisti, dalle mode, dal tentativo di rifugiarsi dall’ansia del tempo imposta dalla città e dalle responsabilità, ma resta un punto importante, molto importante. La platea di proprietari di seconde case non è affatto borghese, ricco o benestante, il più delle volte fa parte del ceto medio ed ha molte difficoltà nel mantenerla.

LA SECONDA CASA, BELLA SI, MA QUANTO COSTA!

Dicevamo, bella, si bellissima la seconda casa, ma possiamo permettercela? Diciamo che nella maggior parte dei casi è impegnativa e costosa, perché come abbiamo visto è più diffusa di quanto si pensi e non è ad appannaggio esclusivo di chi è benestante ed ha un alto tenore di vita, la maggiore platea è composta dal ceto medio, da persone comuni che l’hanno avuta in eredita o che da sempre fa parte della famiglia o che l’hanno comprata con sacrifici, ma in tutti i casi il problema maggiore è mantenerla.

Le spese non sono poche, a prescindere dalle tasse, la maggior parte è la gestione normale, le utenze e la manutenzione. La seconda casa è sempre una casa ed anche se viene utilizzata come casa vacanze non può essere abbandonata a se stessa.

Arriviamo ora al punto focale di questa dissertazione. Tra le spese maggiori nelle quali si incappa dal momento che si diventa possessori di una seconda casa rientra quello dell’arredamento. Proprio così, l’arredamento. Se siamo fortunati potrebbe essere semi arredata, ma solitamente sono mobili vetusti, rovinati e non più utilizzabili o semplicemente molto lontani dal nostro gusto.

Rinnovare l’arredamento o predisporlo laddove fosse assente non è cosa da poco, richiede tempo e soprattutto costi che possono essere anche elevati. Ma abbiamo delle soluzioni o possiamo intervenire in qualche modo? Certo che si, scopriamo come.

DIFFONDERE LA VOCE, DICIAMOLO A TUTTI ^

Sembra scontato, ma non lo è, quasi mai si mettono i manifesti o si fanno dei proclama, a volte persino gli amici più intimi lo vengono a scoprire molto dopo. Grave errore, bisogna sempre spargere la voce, anzi di più, continuare a tamburo battente sino a che non abbiamo raggiunto lo scopo, aver arredato tutta casa!

Sembra impossibile, ma scoprirete quante persone non vedono l’ora di liberarsi di qualche mobile rimasto incagliato in cantina o in soffitta, o che non aspettavano altro che una scusa per liberarsi di qualcosa per poterlo rinnovare.

Un divano, un tavolo, addirittura una camera da letto intera, senza considerare elettrodomestici e complementi d’arredo. Tutti hanno qualcosa rimasto in bilico e che non vogliono buttare perché “ma non è rotto”, “potrebbe servire”, “metti che qualcuno ne ha bisogno”, fino al peggiore di tutti, il più insidioso “non possiamo buttarlo è un regalo”.

In tutti questi casi farete più che un favore permettendo al proprietario di liberarsene e voi inizierete piano piano ad arredare completamente la vostra bellissima seconda casa.

Quindi prima regola, parlatene, parlatene con tutti!

MERCATINI DELL’USATO E MERCATI DELLE PULCI ^

Se i tazebao con tutte le vostre conoscenze, vicine e lontane, non sono serviti o hanno dato un esito non soddisfacente è necessario passare al secondo step, la seconda regola fondamentale, ma sottovalutare l’importanze e le infinite possibilità che possono offrire i mercatini dell’usato ed i mercati delle pulci.

I primi sono la meta ambita di una cerata fascia di persone che ha una sorta di morbosa attrazione verso la chincaglieria ed il riciclo, i mercatini dell’usato sono in realtà negozi o magazzini dove è possibile trovare di tutto, da vecchie oscenità abbandonate a delle vere meraviglie dimenticate. Dai complementi all’arredamento, è possibile trovare di tutto, singoli mobili o set completi, gli stili sono i più disparati anche se è da sottolineare che il più delle volte l’estetica non è delle migliori e la qualità è trasversale, diciamo che non è semplice trovare mobili belli, funzionali e qualitativamente discreti si.

Discorso diverso invece sono i mercati tematici delle pulci, dell’antiquariato e dei mobili usati. Molte città hanno degli appuntamenti fissi ed alcuni sono talmente famosi ed importanti da attrarre pubblico da altre regioni. In questi mercatini la selezione dei diversi espositori è molto importante, si prediligono mobili di qualità, ben tenuti, belli e particolari. Anche in questo caso è possibile fare ottimi affari e trovare singoli mobili o camere complete, comprese cucine ed elettrodomestici.

Il tasto dolente è il trasporto, non tutti, siano essi mercatini o negozi dell’usato offrono la consegna, quindi nel casso bisogna attrezzarsi.

LE RIVISTE DELL’USATO E NON SOLO, APP E SOCIAL ^

Siamo al terzo punto, anch’esso da non sottovalutare, le riviste dell’usato, o meglio, non solo riviste, ma tutti canali che trattano l’usato. Siano riviste, pagine social, blog o app, tutti i canali dei nuovi e vecchi media devono essere battuti.

Ci troveremo a trattare con due tipologie di venditore diverse, il venditore improvvisato, la più diffusa, ed il venditore semiprofessionista. Il primo si trova ogni tanto a vendere mobili ed oggetti in rete per i motivi più disparati, solitamente il loro scopo è vendere il prima possibile, non hanno molte pretese e scendono a patti con una certa facilità. Lo scopo non è guadagnare, ma vendere ad un prezzo onesto e che ne valga la pena.

Il secondo vende in modo continuativo, lo fa non per esigenze estemporanee e molte volte ciò che vende deriva da un acquisto fatto appositamente per monetizzare, sono venditori che non devono vendere per forza al primo compratore e tendenzialmente non sono propensi al compromesso facile.

Anche in questo caso il problema maggiore consiste nel trasporto e nel montaggio, quasi mai viene offerto, ma è a carico di chi compra.

I MOBILI DA ESPOSIZIONE, CHE INVENZIONE! ^

Ultimo consiglio o elemento di questo promemoria per l’arredamento delle seconde case è forse quello più importante, perché da la possibilità di approcciare in modo diverso al problema.

Non parliamo di usato, ma nemmeno di nuovo, anche se si avvicina molto, si ha la possibilità di usufruire di diversi servizi e soprattutto è possibile concordare trasporto e montaggio. Di cosa parliamo? Dei mobili in esposizione!

Molti mobilifici siano piccole realtà o grosse catene, spesso si trovano con la necessità di aggiornare gli allestimenti espositivi, questo fa si che i mobili esposti, come cucine, camere complete, siano esse soggiorni o camere da letto, vengano venduti a prezzi molto bassi, quasi al 50%. L’affare consiste nel fatto che non sono mobili usati, ma solo esposti, non hanno subito l’usura dell’utilizzo e non sono nemmeno ammaccati o difettosi, solo non possono essere venduti come nuovi.

Inoltre solitamente le composizioni scelte per l’esposizione sono top di gamma o comunque combinazioni di alta qualità, quindi si potrà accedere a mobili di alto profilo pagandoli pochissimo e infine, dato da non sottovalutare, si potrà accedere a tutti i servizi di un mobilificio, come trasporto e montaggio, oltre che all’assistenza post vendita.

Quindi, ricapitolando, la seconda casa piace a tutti e tutti la vorrebbero, ma ha degli oneri non indifferenti, almeno su uno, l’arredamento, abbiamo scoperto come ottenere il massimo risultato con la minima spesa.

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