Almeno una volta nella vostra vita avete avuto bisogno di interpellare quella maestranza che fa cose strane con quel materiale che pare che appena lo si guarda si rompe. Il vetro.

Il vetro non è così delicato come si pensa ma soprattutto è lavorabile come ogni altro materiale. Basta farlo con gli strumenti adatti ed i giusti accorgimenti.

Il vetro è flessibile, non troppo, ma lo è. Vi sembrerà un’affermazione assurda, invece non è così, il vetro ha una sua flessibilità. Ovviamente non eccessiva, anzi, molto limitata, ma quel tanto che vi permette di utilizzarlo laddove non pensavate.

Il vetro è resistente, si lo è, ed anche tanto! Un vetro di 8 mm è molto difficile da rompere. Oltre ad essere molto pesante e veramente difficile da incrinare. Magari si può scalfire ma rompere non è così semplice. Quindi quando devi scegliere tra i vari materiali da costruzione non abbandonare il vetro con la convinzione che possa rompersi facilmente. Inoltre il vetro, si può anche lavorare da soli, a casa: basta conoscere alcuni trucchi.

LAVORARE IL VETRO: QUALI SONO GLI STRUMENTI PIÙ ADATTI?

Come in tutte le applicazioni manuali, gli strumenti, gli accessori, sono l’elemento fondamentale. Senza attrezzi validi, ma soprattutto corretti, non potrete fare nulla. Anzi, ogni tentativo sarà così avvilente che vi passerà la voglia di procedere.

Quindi, passo primo, scegliete gli strumenti giusti. I quali sono, nel caso della lavorazione domestica del vetro: un tagliavetro, una pietra per molare, o anche carta abrasiva con grana tale da molare il vetro tagliato, guanti da lavoro, piano di lavoro e possibilmente squadrette in metallo per taglio vetro.

LAVORARE IL VETRO: IL TAGLIAVETRO

Il tagliavetro è lo strumento più importante. Per ovvie ragioni, direi! Quindi va posta una certa cura nel sceglierlo. Ci sono due diversi modelli di tagliavetro:

  • con serbatoio di petrolio per avere la rotella tagliavetro sempre ben umettata;
  • quelli senza serbatoio, ma un dado mobile a 6 rondelle tagliavetro che permette di variare la rondella tagliavetro quando  è ormai consumata.

La qualità varia in base alla foggia della lama del tagliavetro. Di norma quelli con serbatoio sono più professionali, ma scegliendone uno di bassa qualità, questo sarà nettamente inferiore ad uno di ottima foggia, ma senza serbatoio.

In entrambi i casi è necessario valutarne l’utilizzo. Se sarà saltuario, è bene scegliere un buon tagliavetro, ma di foggia anche mediocre, tanto per l’uso che se ne farà non si andrà incontro ad usura precoce.

Se invece si intende utilizzarlo con costanza, allora è bene prendere un buon prodotto che duri nel tempo senza inficiare nelle sue qualità.

A CHE COSA SERVE LA MOLA?

La mola è fondamentale per molare appunto il vetro tagliato e renderlo meno affilato, se ad esempio doveste fare un rivestimento in vetro per un vostro tavolo, questo dovrà avere i bordi non taglienti appunto.

La mola può essere una pietra attraverso la quale sarà possibile levigare e rendere non tagliente il bordo del vetro, oppure un foglio di carta abrasiva con grana adatta o in ultimo un macchinario con perno roteante che  permette di molare con una certa velocità e senza indugio.

PERCHÉ È IMPORTANTE INDOSSARE I GUANTI PER LAVORARE IL VETRO?

Dire di utilizzare i guanti sembra un consiglio superficiale, ma in verità è quasi indispensabile averli. Proteggono da abrasioni e tagli e, considerando il materiale che si va a trattare, permettono di evitare di diventare un puntaspilli di resti di vetro. Inoltre proteggono da tagli accidentali ed è giusto ricordare che il vetro appena tagliato è molto tagliente, molto.

USARE LE SQUADRETTE PER LAVORARE IL VETRO

Le squadrette sembrano poco consone ad un tipo di lavorazione come questa, invece sono molto utili, specialmente a chi si approccia per la prima volta. Altrimenti sarebbe molto difficoltoso fare una linea dritta e soprattutto vederla.

Lavorare il vetro è molto utile, ad esempio per poter effettuare i fori per il passaggio degli animali nelle porte a vetro, o per i condizionatori, o piani di rivestimento per tavoli o mensole sospese.

Per tagliarlo basta appoggiare la lastra di vetro su un supporto adatto e usare le squadrette per segnare dove dovrà essere tagliato. Per eseguire il taglio basta appoggiare il tagliavetro alla lastra, farsi da guida con la squadretta ed effettuare un leggera pressione. Al termine del taglio, picchiettare con il retro del tagliavetro e seguire il taglio fatto fino a che la parte tagliata non si stacca. In alternativa picchiettare lungo la linea di taglio e poi forzare leggermente le due parti a dividersi.

In ultimo molare i bordi tagliati per renderli lisci ed il gioco è fatto. Esistono inoltre in commercio dei tagliavetro circolari, e bene sapere che sarà possibile tagliare solo vetri superiori ai 3 mm.

VETRO O VETRO TEMPERATO?

Il vetro è molto pericoloso quando si rompe perché le parti in cui si divide che siano grandi o piccole risultano estremamente taglienti. Il vetro temperato, da questo punto di vista, rimane molto più sicuro. Infatti, quando si rompe, si divide in frammenti minuscoli e arrotondati che non tagliano.

Ma come si ottiene questo tipo di vetro e cosa lo rende molto più resistente?
Il vetro per diventare temperato, subisce un procedimento chiamato tempra. In sostanza il vetro viene cotto all’interno di una fornace che raggiunge i  640 gradi. Una volta tirato fuori dal forno il vetro viene sottoposto al raffreddamento delle parti esterne attraverso il soffio diversi getti d’aria su diverse angolazioni dello stesso. In questo modo le superfici esterne si induriscono mentre la parte interna si raffredda più lentamente restando in trazione.
Questa lavorazione rende il vetro temperato molto resistente alla rottura. Inoltre lo stesso riesce a sopportare temperature fino a 250 gradi.

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